Settimana della Cultura. 25 - 31 marzo 2008

(nota: questo articolo è stato pubblicato su Artkey n°4 - aprile/maggio 2008)

Settimana della cultura, una festa per tutti!

Anche quest’anno è stata indetta dal MIBAC – Ministero per i beni e le attività culturali, la Settimana della Cultura. Il periodo è stato la fine di marzo, subito dopo Pasqua, dal 25 al 31 marzo, anticipando di circa due mesi il momento tradizionale dedicato alla cultura.L’aver anticipato il calendario, significa riconoscere che per il turismo culturale la primavera non è un periodo di bassa stagione, ma anzi è uno dei periodi privilegiati. Lontano dalle vacanze tradizionali, estive o invernali che siano, caratterizzato da un clima meno rigido o torrido, permette piacevoli passeggiate alla scoperta degli angoli nascosti delle nostre città.
Com’è consuetudine musei, siti archeologici, monumenti statali hanno aperto i propri battenti gratuitamente. Ma anche le sedi non statali si sono organizzate per permettere un’ampia e attiva partecipazione alla vita culturale. Retrospettive, concerti, spettacoli l’hanno fatta da padroni; inoltre aperture straordinarie, visite guidate ai siti storici, presentazioni di restauri in corso o appena terminati, conferenze e proposte didattiche destinate e diversi tipi di pubblico hanno permesso di salutare l’arrivo della primavera in maniera stimolante. Dal sud al nord ampio è stato il ventaglio di proposte offerte ai cittadini che hanno potuto visitare le sedi dell’arte, scegliere di ammirare il patrimonio pubblico, (artistico e paesaggistico), o ancora seguire iniziative e dibattiti culturali. Numerose sono state le attività destinate ai gruppi, ai nuclei famigliari o alle scolaresche. Estendere la partecipazione ai diversi target di pubblico, cercando di raggiungere anche i segmenti solitamente restii alla partecipazione culturale è stata la mission di quest’anno. Lo slogam scelto per l’edizione 2008 è stato infatti “Una festa per tutti”, a dimostrazione della precisa volontà degli organizzatori. Allo scopo di ampliare davvero la fruizione, la festa ha varcato i confini nazionali: hanno infatti aderito tutti gli Istituti di Cultura Italiana all’estero.
Ormai la Settimana della Cultura è un punto fermo per i cittadini che anche quest’anno hanno partecipato numerosi, desiderosi di apprendere e scoprire. L’obiettivo che il Ministero e le Istituzioni coinvolte si pongono è rafforzare la coscienza condivisa che pone la cultura al centro della crescita territoriale e dell’identità collettiva e personale. Cultura come risorsa per la crescita economica e per lo sviluppo sociale, dunque, ma non solo nei luoghi tradizionalmente deputati: si è parlato in questi giorni di “cultura diffusa”, in particolare nella serata del 27 marzo il cui fine è stato sensibilizzare sull’esigenza di presentare e promuovere più cultura in televisione, considerata la funzione educativa che la tivù pubblica dovrebbe avere e riconoscendole il ruolo di mass media con la maggior influenza sui fruitori.

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